Il fantasma del Re Umberto II di Savoia si aggirerebbe nel centro di Asti. Qualche tempo fa, dopo diverse segnalazioni e presunti avvistamenti, venne alla ribalta questa notizia che fece non poco scalpore, riportata sui media locali e addirittura nazionali. Inevitabili da allora tra gli abitanti della zona i dibattiti tra chi pensa che possa essere vero e tra gli scettici.
Elegante ed educato, come si conviene a un re. In tre occasioni, probabilmente quattro, sarebbe comparso all’imbrunire nella centrale piazza San Secondo chiedendo informazioni. Nulla di strano se non che a vagare nel municipio di Asti e dintorni non sarebbe un normale passante ma appunto un fantasma, nemmeno un comune fantasma (si fa per dire) ma proprio quello di Umberto II di Savoia (morto nel 1983), esiliato dall’Italia nel lontano 13 giugno 1946. Fu luogotenente generale del Regno d’Italia dal 1944 al 1946 e ultimo re d’Italia, dal 9 maggio 1946 al 18 giugno dello stesso anno. Per il breve regno (poco più di un mese), è anche detto il «re di maggio».
A caccia di indizi, sono arrivati in città anche i «ghosthunters» del National Ghost Uncover. Era il novembre del 2015. L’associazione ha sede a Riccione ed è presieduta da Massimo Merendi, consulente che vive tra la Romagna e il Principato di Monaco: con altri 85 iscritti, metà scettici, dal 2010 documenta e censisce presunti avvistamenti e apparizioni. Del resto il lavoro pare non mancare: 1860 le segnalazioni (alieni compresi) pervenute. In genere, a manifestarsi sembrano essere illustri personaggi storici: da Federico II di Svevia avvistato a Bari, a Francesco Morosini 108º doge della Repubblica di Venezia intercettato in laguna. Ad Asti si sarebbe presentato invece Umberto II.
LE SEGNALAZIONI
Almeno quattro gli episodi segnalati, con versioni ritenute concordanti ma non prive di contraddizioni e refusi storici. In Umberto II, in abiti borghesi, nell’androne del municipio, nel 2011 si sarebbe imbattuto un dipendente comunale: «Il testimone ha fatto riferimento a Umberto di Savoia che si è presentato come Principe di Napoli, titolo che apparteneva invece al padre - ammette Merendi - È descritto come una figura imponente, più del naturale, ha chiesto indicazioni su una antica famiglia proprietaria di un palazzo nel vicino corso Vittorio Alfieri». Fornendo tra l’altro il vecchio numero civico, come confermano tre donne, tra cui la moglie di un consigliere comunale: pochi metri più in là rispetto la prima apparizione, sostengono di aver scorto un’ombra nell’agosto 2012, sempre attorno alle 20.
Nessuna notizia del fantasma fino al 4
settembre del 2015 quando, una commerciante
ed un amico albese, avrebbero incontrato una «nebulosa», ferma sempre davanti al municipio, vicino la lapide in memoria dei caduti. Infine, ai
primi di novembre, una donna ha raccontato di aver avuto un breve
dialogo in un ufficio del Comune con il «re di maggio», che negli Anni
30 assistette ad una corsa del Palio.
L'ennesimo episodio ha spinto cosi a segnalarlo all'associazione di ghosthunters, la quale ha fatto i suoi rilevamenti e la questione del presunto fantasma del Re ad Asti è finita perfino sui giornali.
Da allora, non si è più avuta notizia di nuovi fenomeni o aggiornamenti sulle indagini svolte, mentre nel capoluogo astigiano il dibattito è ancora aperto.
Da allora, non si è più avuta notizia di nuovi fenomeni o aggiornamenti sulle indagini svolte, mentre nel capoluogo astigiano il dibattito è ancora aperto.